Movistar, Alejandro Valverde ha scelto il programma 2020 e punta con decisione ai Giochi: “Sarebbe una grande conclusione”
Nella prossima stagione Alejandro Valverde scollinerà la soglia dei 40 anni (ad aprile). Il campione spagnolo però ha ancora fame di corse e di successi, tanto da pensare già a quali possano essere gli obiettivi-principe del suo 2020. Quella che sta per iniziare è un’annata resa particolare dalla presenza dei Giochi Olimpici di Tokyo, oltre che di un Mondiale, quello di Aigle-Martigny – che strizza l’occhio a scalatori e a corridori completi. Il murciano, che nel 2019, è stato secondo alla Vuelta a España e al Lombardia, ha le idee chiare e guarda con entusiasmo alla possibilità di mettere nella sua già traboccante bacheca anche un oro olimpico.
Come raccolto da Ciclismoafondo, Valverde pensa che “se dovessi scegliere una vittoria sarebbe proprio la medaglia d’oro alle Olimpiadi. I Giochi mi motivano molto, sarà la quinta edizione a cui parteciperò e per me l’appuntamento di Tokyo sarà molto importante. Il primo posto sarebbe una grande conclusione per la mia carriera“.
Come già annunciato, il campione del mondo 2018 parteciperà al Tour de France 2020, prima di spostarsi in Giappone: “Quello che mi preoccupa, oltre alla stanchezza della Grande Boucle, è che c’è meno di una settimana tra la conclusione di Parigi e la gara olimpica – ha dichiarato Valverde – Il viaggio è lungo e il cambio di fuso orario sarà notevole: ci sarà poco tempo per prepararsi, ma durante il Tour vedremo come pianificare la cosa”.
Sul suo futuro, lo spagnolo non si nasconde: “Ho le speranze e la voglia di sempre, ma se dovessi rendermi conto di non andar bene, chiuderei e lascerei il posto a un altro, anche se questa possibilità ancora non entra nella mia testa. Ho ricominciato ad allenarmi e le sensazioni sono come quelle degli anni scorsi”. E per quello che riguarda la Movistar che verrà, Valverde si è detto “ottimista. Abbiamo Enric Mas, che è già stato secondo alla Vuelta a España 2018 e che ha dimostrato di poter essere competitivo, come ha dimostrato anche al recente Tour of Guangxi (vinto dallo spagnolo – ndr). E abbiamo anche Marc Soler. Io voglio provare a insegnare qualcosa alle nuove generazioni”.
Pur non entrando nei dettagli delle singole corse, appare dunque abbastanza chiaro il suo calendario, costruito attorno a “Classiche, Tour, Olimpiadi e Mondiali”, con anche la Vuelta a España in un programma come sempre molto denso.
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